I famigerati neonazisti di Kiev, altri non sono se non l’ufficiale reggimento operazioni speciali “Azov”, noto anche come battaglione “Azov”, ed è un reparto militare ucraino neonazista con compiti militari e di polizia, che gode dunque, ovviamente, di ufficialità governativa; facente parte della Guardia nazionale dell’Ucraina e istituito principalmente allo scopo di contrastare le attività di guerriglia dei separatisti filo-russi del Donbass già 2014, il reparto è venuto alle cronache internazionali a seguito di accuse di crimini di guerra e tortura.
Il reggimento è composto da membri provenienti da partiti e movimenti politici legati all’estrema destra ucraina e da dichiarati neonazisti provenienti anche da diversi paesi europei tra cui Spagna, Italia, Francia e Svezia. Fonti del governo di Kiev negano che il reggimento abbia espresso alla sua fondazione ideologie o posizioni direttamente riconducibili al nazismo e, pur ammettendo che il battaglione abbia attratto diversi volontari con dichiarate posizioni di estrema destra, nel 2015 hanno dichiarato che la maggioranza dei militari sarebbe politicamente neutrale. Il reggimento è legato al Corpo Nazionale, un progetto politico creato dai membri del battaglione stesso, che partecipa attivamente alle elezioni ed ha rapporti internazionali con altri gruppi suprematisti bianchi.
Il gruppo è indirettamente collegato alla NATO attraverso l’Atlantic Council, Think Tank statunitense con sede a Washington D.C. Il suddetto Consiglio Atlantico è a sua volta parte dell’Atlantic Treaty Association, un’organizzazione-ombrello che di rimando supporta appunto la NATO. L’organizzazione riceve fondi dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e dalla NATO stessa.
Consortium News, riporta che l’Atlantic Council, svolge un ruolo di primo piano nella politica estera statunitense, particolarmente in relazione ai conflitti tra l’Ucraina e la Russia ed ha sempre dipinto il Battaglione Azov come costituito da eroici patrioti che difendono il proprio paese dalla minaccia russa.
