È uno pseudo-documento pieno di retorica e di riferimenti ideologici, il decimo rapporto sulla sicurezza dei vaccini, giunto da AIFA dopo ben 4 mesi di gestazione. 110 pagine per lo più di vuota e maliziosa retorica, supportata da ben poche evidenze scientifiche. Copiose invece le omissioni, dai nessi di causalità ai dati sull’inoculazione dei vaccini sui più piccoli. A pagina 11 i redattori danno il loro meglio, scaricando la colpa degli effetti avversi su di un fantomatico “effetto nocebo” che sarebbe a dir loro una patologia psicosomatica che avrebbe colpito il 64% di coloro che hanno manifestato effetti avversi, i quali sarebbero imputabili dunque unicamente ad una loro fobia del vaccino, che gli avrebbe causato l’insorgere delle reazioni. Dei novelli “malati immaginari” dunque, pertanto non vi sarebbe da preoccuparsi. Affermazioni che offendono l’intelligenza di chi le legge, e che vengono espresse come se gli effetti avversi causate dai vaccini covid non fossero dovuti ad una accertata reattogenicità, ovvero dal manifestarsi di reazioni locali e sistemiche, che nulla hanno a che vedere con i sintomi di una malattia psicosomatica. La reattogencità causata dai vaccini contro il Covid-19 è tra l’altro quanto riportato dagli studi che AIFA stessa cita nel proprio rapporto. Effetti avversi gravi, osservazioni nel lungo periodo e dati di follow-up non sono stati invece presi in considerazione. Vengono piuttosto citati studi scientifici decontestualizzati; insomma, l’ente regolatore cita studi scientifici che poi contraddice nel momento stesso in cui li cita, per chiosare con affermazioni sensazionalistiche, prive di aderenza al contesto di riferimento. Pura ideologia, lunghe opinioni date per realtà oggettive e link che rimandano a pagine inesistenti, sono le uniche tre realtà riscontrabili leggendo quell’insulto alla cittadinanza tutta, che porta il nome di rapporto AIFA sulla sicurezza dei vaccini.
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