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La millenaria cultura georgiana nel mondo, anche a Miami

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Anche a Miami, come in tutti gli USA, vi è una storica presenza di georgiani. Non parliamo della vicina Georgia, stato americano, ma della lontana nazione cristiana incastonata fra Russia, Mar Nero, Turchia, Armenia e Azerbaijan. Gli immigrati georgiani hanno mantenuto, in tutto il mondo, la loro forte identità culturale e religiosa, che si fonda sulla Chiesa Ortodossa, su un patriottismo linguistico (hanno un loro alfabeto), su specifiche e originali tradizioni eurasiatiche: musicali, folkloristiche ed enogastronomiche. “Siamo una piccola grande patria da pìù 3000 anni, Skartvelo, una terra sacra e mitica, la culla primordiale del primo uomo bianco caucasico, la Colchide del Vello d’Oro, la Scizia delle Amazzoni, della fede ortodossa e dell’origine del vino” ci dice Lali Panchulidze, grande promotrice della Georgia in Italia, Svizzera e a Montecarlo e in Europa occidentale, che, in autunno sarà negli Stati Uniti per una serie di eventi legati all’alta moda e al lusso. La contessa Lali Panchulidze discende da una antichissima famiglia nobile di origine bizantina, la cui storia si intreccia, da secoli, con quella dei principi e re Bagrationi di Georgia. I suoi antenati furono anche generali, governatori e consiglieri privati degli Zar di Russia, dei Re di Serbia e dei Paesi Bassi. Per queste sue ereditate relazioni internazionali, Lali è anche vice presidente dell’associazione culturale Aristocrazia Europea che raccolglie oltre 700 famiglie storiche. “Miami è una città marittima colta e dinamica, sintesi delle diverse culture anglosassone e ispanica, e gli USA sono una grande nazione che ha accolto bene la nostra comunità. La Georgia esporta i suoi vini eccezionali ed è pronta ad accogliere un sempre maggior numero di turisti americani”.

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