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La tradizione nel cinema georgiano

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Vakhtang Panchulidze, classe 1956, è un famoso attore professionista georgiano di teatro e serie televisive, protagonista di una decina di pellicole cinematografiche, ambientate nel Caucaso. Lali, classe 1985, appartenente alla stessa antica e nobile famiglia georgiana dei conti Panchulidze Aznauri Didebuli, è invece presidente di una associazione culturale internazionale, ACIGEA (Italia Georgia Eurasia) che si occupa della promozione dell’arte, della musica, del cinema e, in generale, della identità georgiana in Italia e in tutto il mondo occidentale. La filmografia georgiana è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo fin dall’inizio del 1900 ed ha rappresentato il nocciolo duro e più pregiato durante gli anni della Unione Sovietica. Ricordiamo, a tal proposito, il mitico Kartveli Pilmi di Tiblisi, centro statale pionieristico di produzione cinematografica, fondato nel 1921 e rimasto attivo fino al 1994, poi diventato consorzio privato. Centinaia i film prodotti, tutti caratterizzati da un neorealismo, impregnato dello spirito religioso e patriottico, e dalle tradizioni ai quali i georgiani tengono molto, quindi trame e immagini molto forti, teatrali, sentimentali, a volte anche drammatici. Il grande maestro italiano del cinema mondiale, Federico Fellini, cosi lo descrive: “Il film georgiano è un fenomeno completamente unico, vivido, filosoficamente stimolante, molto saggio, infantile.

C’è tutto ciò che può farmi piangere.” Impossibile elencare in un solo articolo tutta la ricca produzione filmografica georgiana, i sui registi, attori e sceneggiatori, possiamo solo stimolarvi a cercare in internet dove troverete tantissime informazioni, materiale e anche film da scaricare e visionare anche in inglese. Fra gli emergenti e promettenti del cinema georgiano però non possiamo che segnalare i giovani cantanti e attori Luca Chikovani e Giorgi Giligashvili e il regista Nikoloz Khomasuridze. “Negli ultimi anni i film georgiani hanno subito una forte influenza americana, ma conservano sempre un loro stile che va preservato per la sua e nostra straordinaria specificità e ricchezza culturale” ha dichiarato Lali Panchulidze, presente all’ultimo Festival del Cinema di Venezia.

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