Grande, commossa e sobria partecipazione ai solenni funerali del Principe Sforza Ruspoli di Cerveteri, venerdì scorso a Roma. Le esequie sono state celebrate in San Lorenzo in Lucina da una decina di alti prelati della curia romana e vaticana, in primis da Sua Eminenza il Cardinale Leonardo Sandri che ha portato alla famiglia le condoglianze ufficiali di Papa Francesco.
In Chiesa era presente l’Archimandrita Ortodosso Padre Symeon Katsinas del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, anche in rappresentanza della Unione della Nobiltà Bizantina.
A rendere l’estremo omaggio a “Don Lillio: tutta la nobiltà nera romana (Barberini, Borghese, Colonna, Della Rovere, Giovanelli, Orsini), i rappresentanti delle Case Reali Savoia e Borbone delle Due Sicilie, del Sovrano Militare Ordine di Malta e dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio, le principesse Ketevan Bagrationi Mukhraneli, Irma Capece Minutolo e Marina Pignateĺli, i marchesi Giuseppe Ferrajoli e Giulio Terzi di Sant’Agata, il conte Guido Farneti Merenda Salecchi di Aristocrazia Europea (sodalizio tradizionalista e patriottico del quale il principe Ruspoli era presidente onorario, ispiratore e sicuro punto di riferimento sia culturale che morale), il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri, l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, entrambi ex missini, gli storici esponenti dell’estrema destra (Adriano Tilgher, Roberto Fiore di Forza Nuova, Vincenzo Forte del Movimento Sociale Eurasia e Giuliano Castellino di Italia Libera), tanti i volti noti dell’associazionismo culturale e dei salotti romani ma, soprattutto, i cittadini comuni che, nei decenni hanno potuto conoscere e apprezzare la straordinaria umanità e la generosa, quanto discreta, carità di questo autentico aristocratico d’altri tempi. Fuori dalla chiesa, l’ultimo saluto: il rito del presente, chiamato da un vecchio ufficiale dei paracadutisti della Folgore.
“Il Principe è stato esempio, per tutti noi, di autentica nobiltà, con il suo esempio, stile e impegno. Ho avuto onore di conoscerlo personalmente e mai potrò dimenticare tanta saggezza, unita a naturale eleganza e cordiale umanità” ha dichiarato la contessa Lali Panchulidzev, vice presidente di Aristocrazia Europea.
Il principe Sforza Ruspoli è stato ricordato con altri momenti di preghiera: innanzitutto da Monsignor Paolo Cartolari (dei marchesi di Papiano), cappellano SMOM, in Pellegrinaggio al Santuario della Madonna Nera di Loreto, poi in una cappella patrizia privata in un palazzo nobiliare barocco di Palermo (con una Santa Messa di suffragio in antico rito tradizionale latino), ma anche, con fraterno spirito cristiano ecumenico, dagli ortodossi, con una speciale preghiera nella chiesa rumena di San Paisio a Cuggiono, dove è parroco titolare il conte transilvano Padre Claudiu Cocan, primo cappellano ortodosso di Aristocrazia Europea.